L'universo tende segretamente alla vacuità

5 feb 2011

Treno della Memoria

Sono stata ad Auschwitz. Con il Treno della Memoria.
E qui va fatta una premessa.
La partenza sembra promettente, settecento ragazzi da tutt'Italia, un crogiuolo di dialetti valligiani trentini misti a veronesi, piemontesi, emiliani. Accenti salernitani, baresi, sicani.
Una sinergia di giovani prestanti, uniti dall'amore per la verità e dal desiderio di capire che cosa ha causato e supportato la strage nazista.
E invece.
In tutto il treno alcool, ganja, acidi/cartoni e stupefacenti d'ogni ordine e pesantezza. Residui di studenti di sociologia e scienze politiche, parassiti della società, figli di papà che con la paghetta si son finanziati il viaggio - pur di non fare esami.
Gente sballata che infrangeva ogni regola non solo per ciò che riguarda il regolamento Trenitalia, ma pure quelle del buonsenso.
Uno schifo.
Visita ad Auschwitz nel peggio "Stile Avetrana": fame di morbosità, amore del grottesco, stupro d'ogni dignità della Memoria.
Schifo.

Nessun commento:

Posta un commento